Questa settimana la nostra rubrica ci porta dentro una gara che è stata molto più di un semplice successo sul parquet.
La suqadra U13 Gold ha vinto con autorità contro Palestrina, chiudendo sul 74–27, ma ciò che rende questa partita speciale — e meritevole del titolo “Partita della settimana” — non è il margine finale.
È la qualità della risposta che i nostri ragazzi hanno saputo dare di fronte a un clima difficile, poco sereno e lontano dai valori sportivi che ci rappresentano.
Non sempre il contesto in cui si gioca è ideale.
Non sempre chi ti sta accanto ti aiuta a dare il meglio.
Ma proprio per questo, quando una squadra riesce a rimanere concentrata, lucida e unita nonostante tutto, allora sì: quella è una vittoria che vale doppio.
La partita si apre con un eloquente 8–0 dopo due minuti, segnale evidente dell’approccio mentale con cui i nostri sono scesi in campo. Coach Maffeo lo sottolinea subito:
«Oggi siamo stati forti prima nella testa e poi nelle gambe», e il campo lo conferma.
Palestrina prova a riorganizzarsi, ma la Virtus continua a correre, difendere forte e colpire in transizione. Alla fine del primo quarto è già +12.
Nel secondo quarto la nostra profondità emerge in tutta la sua ampiezza: tutti e 10 i ragazzi entrano, contribuiscono, alzano il ritmo.
Si va al riposo sul 35–16, con una Virtus solida, armonica, che gioca a memoria.
Il terzo quarto è quello che definisce il carattere della squadra.
A bordo campo e sulla panchina avversaria il clima si accende, si crea nervosismo, si alza qualche tono di troppo. Situazioni che possono distrarre, condizionare, innervosire.
E invece no.
La Virtus resta lì: presente, concentrata, impermeabile al rumore esterno.
Coach Maffeo ce lo racconta con orgoglio:
«In un ambiente complicato, i ragazzi hanno deciso che avrebbe parlato solo il campo. E hanno avuto ragione loro.»
Palestrina tenta l’ultimo rientro (-17 con palla in mano), ma è proprio in quel momento che la Virtus piazza la spallata decisiva: Iovacchini domina sotto canestro, Taddei firma 11 punti pesanti e il gap vola a +28.
Il quarto periodo è il manifesto del lavoro delle ultime settimane: circolazione di palla efficace, tiri costruiti, disciplina difensiva.
Da tre punti arrivano le firme in serie di Taddei, Sottile e Cuzzucoli, perfette per mettere il punto esclamativo su una partita condotta per 40 minuti con serietà e rispetto del gioco.
Cosa ci portiamo a casa (oltre ai due punti):
- La risposta emotiva: la Virtus torna sé stessa dopo la gara meno brillante contro Stella EBK.
- La continuità: per la prima volta conduciamo dall’inizio alla fine, senza cali, senza pause.
- La maturità: la squadra non si lascia trascinare dal nervosismo esterno e rimane concentrata sul proprio obiettivo.
- La crescita tecnica: tutti gli atleti vanno a referto, la difesa funziona, i contropiedi sono efficaci e si inizia a vedere una circolazione di palla sempre più fluida.
Le aree da migliorare: falli ingenui da evitare e la gestione delle situazioni a difesa schierata, su cui la squadra sta già facendo grandi passi avanti.
Coach Maffeo chiude con parole che raccontano il senso profondo di questa partita:
«Non era semplice giocare così. Sono orgoglioso degli uomini che stanno diventando, prima ancora che degli atleti.»