Quando due partite raccontano la stessa storia: emozione, crescita e identità Virtus.
Questa settimana la nostra rubrica ha un formato diverso.
Abbiamo scelto due partite a pari merito perché, pur diverse per categoria, intensità ed età dei protagonisti, entrambe hanno saputo rappresentare in pieno ciò che per noi significa Virtus: il valore del gruppo, la forza delle emozioni, la capacità di andare oltre.
Due sfide vissute col cuore, due finali che tolgono il fiato, due storie che vale la pena ricordare.
🌟 ROOKIE – La prima vittoria non si scorda mai
Campionato AiCS Rookie
Virtus gialla vs Ostia Free Time
Risultato: 52-46
Ci sono vittorie che valgono più del tabellone.
Ci sono notti in cui sembra che il basket restituisca tutto quello che gli hai dato.
La prima vittoria della nostra squadra Rookie Gialla è una di quelle.
Le immagini più belle? Polaroid di una serata che rimarrà negli occhi di tutti.
Le lacrime di Pier Paolo, sincere, improvvise, come un ritorno all’infanzia: “Il Basket è un gioco crudele. Non esiste il pareggio, si può solo vincere o perdere. E di solito io stavo nella squadra che perdeva. Almeno fino allo scorso venerdì.
San Francesco diceva «Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.» Ecco, quando poi quel che credevi impossibile accade davvero le emozioni prendono il sopravvento e le lacrime diventano una reazione spontanea, naturale”, ha raccontato dedicando il successo a suo fratello Domenico, fotografo ufficiale della squadra e testimone di un percorso che riparte.
C’è la haka di Brizio a fine partita, il gruppo che esplode in un “Daje!” collettivo, gli abbracci che diventano un’armatura contro ogni dubbio.
C’è la squadra che suggerisce all’arbitro i falli subiti (giusto per non dimenticare nulla), i colpi presi con ironia da Fede e Cris&Cris, la lente che Fabio cerca ancora da qualche parte sul parquet (“meglio gli occhiali!”), il quadricipite segnato di Leo “Massimo Meridio”.
C’è la mano caldissima della new entry Marco, lo sguardo fiero di Jack dopo un canestro pesante, le botte prese da Andrea ma sempre con quel sorriso “da spogliatoio”.
E poi — immancabile — le pastarelle di Claudio, Mvp morale, promessa solenne per l’allenamento del lunedì.
Ma sopra ogni cosa c’è il gruppo.
Ha vinto la fiducia di continuare a crederci anche quando il terzo quarto sembrava un mistero della fisica.
Ha vinto il sorriso, la voglia di stare insieme, quella magia che soltanto il basket sa creare.
🔥 UNDER 14 – Cuore, coraggio e un finale da thriller
Campionato AiCS U14
Alfa Omega vs Virtus
Risultato: 48-49
Questa gara non era per i deboli di cuore.
Un’avversaria solida, fisica, con un roster ibrido tra U13 e U14 Gold e centimetri da far tremare chiunque (quattro sopra 1.70, uno quasi 1.90).
E invece i nostri U14 hanno dimostrato di essere Virtus dalla testa ai piedi.
Dal primo possesso si capisce che è un’altra squadra rispetto al sabato precedente: difesa intensa, voglia di attaccare il ferro anche contro un muro umano, presenza mentale.
Si chiude 10-7, siamo pienamente in partita.
Nel secondo quarto arriva la spallata avversaria: 8-1 di break, +10 Alba Omega, time-out immediato di coach Maffeo.
E lì succede qualcosa.
Chijiwa rientra e suona la carica con 6 punti filati.
A completare la rimonta ci pensano Taddei, Cesta e Squeglia: all’intervallo è tutto pari, 23-23.
Il terzo quarto è basket vero: sorpassi, controsorpassi, emozioni che si incastrano.
Ancora Chijiwa prova l’allungo (27-30), l’Alfa risponde (31-30).
Poi arrivano i tiri liberi pesanti di Priamo e Poma, il canestro in arresto e tiro di un Cuzzucoli in fiducia totale.
E di nuovo, incredibilmente, è pareggio: 37-37.
L’ultimo quarto è un romanzo:
Sottile spacca la partita con 4 punti da manuale, Taddei e Varriale lo seguono.
+7 Virtus (47-40).
Partita chiusa?
Macché.
L’Alfa ritorna, segna contro-falloso, tabella, 47-47.
Time out. Maffeo disegna l’ultima azione: palla a Chijiwa.
Zona avversaria, lui entra, viene abbattuto. Mancano 1” alla fine.
Due tiri liberi.
Il primo: dentro.
Il secondo: dentro. 48-49.
Manca un’ultima difesa.
C’è un tocco, la sirena, la festa… no, l’arbitro fischia un fallo allo scadere.
Due liberi per l’Alfa.
Il primo entra.
Il secondo… rimbalza sul ferro ed esce.
La Virtus può finalmente esplodere.
Un capolavoro di cuore, testa e identità.
Coach Maffeo ha parlato di metamorfosi, di una Virtus “tornata a fare la Virtus”, del contributo prezioso dei 2012 e della crescita evidente dei 2013, protagonisti di una trasformazione in appena 24 ore.
Una vittoria immensa contro una delle squadre più forti del campionato.
Due partite, una solo cuore
I Rookie con la loro prima, emozionantissima vittoria.
Gli Under 14 con un successo da film.
Due match diversi, un unico filo conduttore: il cuore Virtus, quello che non smette mai di battere forte.
Appuntamento alla prossima settimana.
La storia continua. 🏀✨



